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Isola delle femmine: tra mito e realtà

Isola delle femmine: tra mito e realtà

Isola delle Femmine è un comune della Sicilia, poco distante da Palermo, e deve il suo nome all’isolotto, che pur facendo parte del comune, è di proprietà privata di una delle più importanti famiglie aristocratiche locali.

Le leggende

È avvolto nella leggenda, diverse sono, infatti, le storie su questo isolotto: secondo la prima leggenda, l’isola divenne il carcere di 13 donne turche che vennero punite con l’esilio dalle famiglie per le loro gravi colpe, furono imbarcate su una nave senza comandante, e lasciate in balia del vento e del mare per giorni, finché una tempesta non le fece naufragare sull’isolotto, qui vissero felici per sette lunghi anni, dopo i quali vennero ritrovate dalle famiglie, oramai pentite.

Le famiglie decisero di non tornare in patria, ma di fondare una nuova cittadina, dal nome CCa-paci (qui la pace), e nominarono l’isolotto “Isola delle femmine”. Questa leggenda sarebbe avvalorata dalla testimonianza di una lettera indirizzata a Traiano da parte di Plinio il Giovane.

La seconda leggenda narra di una storia d’amore negata, tra il Conte di Capaci e una giovane ragazza, che, dopo aver rifiutato il Conte, venne condannata dallo stesso alla solitudine nella torre dell’isolotto, da cui, però, la giovane donna si suicidò, e secondo alcuni, quando soffia il vento da Nord-Ovest è ancora possibile sentire il suo pianto straziante.

Le origini

Il nome “Isola delle femmine”, potrebbe essere frutto di un’italianizzazione di “Insula fimi”, dal nome del generale Eufemio di Messina, che fu un governatore bizantino della Sicilia.

La versione più accreditata, riportata anche dal sito del Comune di Isola delle Femmine, afferma che il nome sia stato per la prima volta utilizzato nel 1776, e testimoniato da un bollettino ecclesiastico di Monreale del 1912.

Il nome utilizzato è “Isola di Fimi”, in cui fimi è una latinizzazione del termine arabo “fim”, trasformato nel latino “fimis”, e nel dialetto “fimmini”, che significa imboccatura, e questo nome era stato utilizzato per indicare l’isola che vi è all’imboccatura del seno marittimo che si estende verso Ovest sino a Punta Raisi nel territorio di Carini.

L’isolotto oggi è una Riserva Orientata dal 1997, affidata nel 1998 alla LIPU, ed è inclusa nella più ampia Area naturale marina protetta Capo Gallo – Isola delle Femmine. La forma dell’isolotto è ovale, dovuta all’erosione marina e presenta una superficie non adatta alla coltivazione.

La flora e la fauna

La scelta di istituire la Riserva non è casuale, infatti, grazie alla sua distanza dalla furia costruttrice dell’uomo, sull’isola è possibile osservare numerose specie di piante, tra cui:

  • la macchia mediterranea,
  • la speronella,
  • l’iris.

In particolare l’isolotto è meta di numerosi uccelli migratori, tra cui:

  • il Martin pescatore;
  • l’Airone cenerino;
  • la Poiana;
  • Falco pellegrino.

Tuttavia è anche l’habitat di molte specie stanziali, in particolare del Gabbiano reale mediterraneo, che ne ha fatto una delle colonie più numerose e importanti del Mar Tirreno.

La Riserva comprende anche i fondali, ricchi di testimonianze archeologiche di indubbia importanza, tra le quali numerose ancore di età greca e romana, ma anche un trimotore tedesco Junkers-52, risalente al 1942.

I fondali sono inoltre popolati da numerose specie ittiche:

  • murene;
  • aragoste;
  • cavallucci marini;
  • stelle marine;
  • varie tipologie di molluschi e altre specie di pesci di scoglio;
  • corallo rosso.

I fondali e la loro bellezza richiamano numerosi appassionati di snorkeling e immersioni per goderne a pieno.

Tornando con i piedi sulla terraferma, è possibile visitare il borgo marinaro di Isola delle Femmine, in cui è possibile rivivere un’atmosfera tradizionale, con i pescatori che ritornano dalla battuta di pesca notturna e puliscono le loro reti nel piccolo porticciolo, o semplicemente passeggiando tra le vie del paese.

Le attività

Il luogo permette diverse attività:

  • semplici passeggiate sul lungo mare al tramonto per godersi lo spettacolo;
  • snorkeling;
  • immersioni;
  • escursioni in barca;
  • surf;
  • windsurf;
  • kitesurf.

Isola delle Femmine è un luogo magico, in cui è possibile rilassarsi tra le spiagge dorate e il mare cristallino.

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